La pubblica amministrazione è ritornata oggi in presenza al lavoro
I mobility manager protagonisti assoluti del rientro in presenza dei lavoratori delle pubbliche amministrazioni
È il Decreto firmato da Brunetta una settimana fa ad assegnare ai mobility manager nostrani il ruolo di primo piano
Con il ritorno al lavoro in presenza nella pubblica amministrazione, il lavoro agile non è più una modalità ordinaria di svolgimento dell’attività lavorativa e il Mobility Manager gioca un ruolo da protagonista nella gestione del “ritorno alla normalità” e della mobilità casa-lavoro. Il riconoscimento lo assegna direttamente l’articolo 2 “Misure in materia di mobilità del personale” del Decreto firmato dal Ministro Brunetta una settimana fa.
Il professionista della mobilità viene ancora una volta chiamato a elaborare i piani degli spostamenti casa-lavoro (PSCL) tenendo conto delle disposizioni relative all’ampliamento delle fasce di ingresso e uscita dalle sedi di lavoro.
Secondo il Decreto, le amministrazioni entro il 30 ottobre dovranno adottare le misure organizzative necessarie per il rientro in presenza di tutto il personale per evitare che i lavoratori del pubblico impiego si concentrino nella stessa fascia oraria, affollando gli ingressi alla sede di lavoro e i mezzi pubblici.
E ancora una volta la soluzione è affidata, oltre che ai singoli mobility manager che per ogni luogo di lavoro dovranno individuare fasce temporali flessibili in entrata e in uscita, anche ai cosiddetti mobility manager d’area ai quali il decreto interministeriale dello scorso 12 maggio aveva assegnato funzioni di supporto e raccordo costante con i singoli professionisti della mobilità aziendale.
“La nostra Associazione – dichiara il Presidente di Euromobility, Lorenzo Bertuccio – non può che plaudire all’ennesima conferma del ruolo centrale che il Governo continua a riconoscere ai mobility manager e offre la propria disponibilità a supportare enti locali e pubbliche amministrazioni a svolgere al meglio tali funzioni con la passione di sempre e l’uso di strumenti ad alto valore tecnologico sviluppati in oltre vent’anni”.
Roma, 15 ottobre 2021
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