Continua l’opera di promozione della pianificazione della mobilità urbana sostenibile in Italia
Si è chiusa lo scorso 25 maggio la Seconda Conferenza Nazionale sui PUMS, i Piani Urbani della Mobilità Sostenibile, edizione tenutasi a Bologna dopo il successo dell’evento originale, svoltosi a Bari nel 2017. La Conferenza ha visto Ferrovie dello Stato Italiane S.p.a. nel ruolo di main sponsor e Tper S.p.a. come green sponsor.
Circa 300 i partecipanti, esperti del settore giunti da tutto il Paese per ascoltare le buone pratiche proposte e confrontarsi poi negli workshop tematici. Un successo che certifica la bontà dei contenuti proposti dagli organizzatori: Euromobility (nell’ambito delle attività dell’Osservatorio PUMS), Città metropolitana di Bologna, Comune di Bologna e SRM.
La Conferenza ha visto una prima giornata di lavori dedicata agli interventi istituzionali e alle buone pratiche, italiane ed europee. Si segnalano le esperienze di Budapest e Manchester, di sicuro impatto sul panorama italiano, in cui si è generalmente ancora agli inizi nella redazione dei PUMS. Importante anche l’intervento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha illustrato le modalità di accesso ai fondi stanziati in vari ambiti, tra cui quelli dedicati in modo specifico ai PUMS, che daranno una sicura spinta alla redazione di questi piani in Italia.
Nella seconda giornata è stato invece il momento degli workshop tematici, focalizzati su temi diversi rispetto alla prima edizione della Conferenza: si è parlato di trasporto rapido di massa, iniziative smart per la mobilità, mobilità elettrica, mobilità attiva, monitoraggio e valutazione, partecipazione. Gli argomenti proposti hanno permesso di dedicare la giusta attenzione sia alle città di grandi dimensioni, toccate in modo maggiore da temi come il trasporto rapido di massa, sia a quelle di più ridotte dimensioni, le quali, come si è visto, stanno comunque provvedendo a dotarsi di propri PUMS, sebbene ciò non sia previsto dalle Linee Guida nazionali.
Gli atti della Conferenza sono stati pubblicati sul sito dell’Osservatorio PUMS per la consultazione, insieme alla galleria fotografica.