Martedì 30 maggio in Francia è entrato in vigore il divieto dei voli aerei interni nei casi in cui sia possibile effettuare la stessa tratta in treno in tempi ragionevoli. Il divieto era stato proposto dal governo francese nel 2021, con l’obiettivo di limitare gli spostamenti in aereo quando possono essere sostituiti da viaggi in treno, decisamente più sostenibili dal punto di vista ambientale, per ridurre così le emissioni di anidride carbonica (CO2), il principale gas serra a cui è dovuto il cambiamento climatico.
Il piano prevedeva originariamente otto tratte ed era stato proposto e votato dal parlamento francese nella primavera del 2021. Lo scorso dicembre la Commissione Europea aveva dato parere positivo al piano, ma aveva eliminato alcune tratte in cui il viaggio in treno superava le due ore e mezza oppure non prevedeva collegamenti per chi dovesse raggiungere gli aeroporti limitrofi in tempo per i voli della mattina presto o della sera tardi. Alla fine, sono rimaste solo tre tratte vietate: quelle da Parigi Orly a Bordeaux, Nantes e Lione. In seguito al parere della Commissione Europea era arrivata anche l’approvazione del Consiglio di Stato e martedì, infine, la promulgazione della legge dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
Iniziative di questo tipo, unite ad un rafforzamento della rete ferroviaria ad alta velocità e a politiche di incentivazione dell’uso del treno, costituiscono una importante soluzione per la riduzione le emissioni di anidride carbonica (e le altre sostanze inquinanti) legate al trasporto dei passeggeri, soprattutto nel contesto domestico. Si auspica possano essere introdotte e diffuse anche in Italia e negli altri paesi europei questo tipo di iniziative.