“Invano con le grida e con le minacce tentai di arrestare il cocchio omicida;appena ho potuto salvare me stesso…è vergogna che nella patria di Beccaria, ridivenuta libera, sussistano ancora i delitti della tirannide, e si veggano miseramente perire i cittadini sotto què cocchi ove siedono i già potenti insultando il popolo pedestre”
Ugo Foscolo, lettera del 21 febbraio 1798 indirizzata all’amico Sopransi