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Monopattini in sharing

Prima furono le automobili a diventare un mezzo condiviso, quindi gli scooter, le biciclette e adesso è normale vedere sempre più monopattini sulle strade delle nostre grandi città. Nel 2022 tutti i veicoli europei della sharing mobility hanno generato un fatturato complessivo di oltre 3 miliardi di euro, attraverso 550 milioni di corse, realizzate con uno degli 850mila mezzi in circolazione. Di queste circa il 50-60% è rappresentato dai monopattini, il cui tasso di crescita dell’uso è raddoppiato tra il 2021 e il 2022, rendendoli uno degli strumenti della transizione green delle città moderne. 

Il primo monopattino fu progettato nel 1913 e brevettato tre anni dopo dall’inventore statunitense Arthur Hugo Cecil Gibson. Certo, pesava oltre 45 chili e costava circa 100 dollari del tempo (altro che mobilità leggera e conveniente). La rielaborazione moderna del monopattino e la sua diffusione iniziano a San Francisco e Los Angeles, quando le aziende Silicon Valley cominciano a lanciare nuove forme di mobilità leggera. In Europa il fenomeno è nato intorno al 2018, principalmente a Berlino e Parigi. In Italia il mezzo non era ancora normato, come in tanti altri paesi europei e solamente nel giugno 2019 l’ex ministro dei Trasporti Toninelli firma il decreto per autorizzare l’uso di questi mezzi anche in Italia. 

In Italia esistono circa una decina di competitor, misti tra operatori locali e internazionali. Al momento, esistono operatori di sharing mobility in 16 città italiane. L’ora di punta in termini di numero di corse di mezzi in sharing in Italia è tra le 17.00 e le 19.00, e il 51% degli utenti che ha effettuato più di 3 noleggi ha usato sia biciclette che monopattini, apprezzando quindi questo aspetto multimodale.  

Tuttavia, sono presenti anche dei lati negativi. La prima critica che si muove ai monopattini riguarda la sicurezza. Ad ogni modo, secondo l’Osservatorio sulla Sharing Mobility, il numero di incidenti in monopattino per chilometro in Italia è calato dell’80% tra il 2021 e il 2022. Succede perché cresce la conoscenza dei mezzi e la formazione all’uso. Considerando poi che nei monopattini batterie e centraline arrivano soprattutto dalla Cina, negli ultimi anni ci sono stati grandi problemi di approvvigionamento tramite la supply chain. Ultima ma non meno importante la questione dei costi: usare il monopattino a noleggio è ancora una scelta onerosa e per cui gli operatori stanno studiando varie soluzioni per aumentare le economie di scala.