DatA

Welfare aziendale e mobilità sostenibile: Un nuovo corso per il benessere dei dipendenti
Nell’era della consapevolezza ambientale e del benessere dei lavoratori, l’Agenzia delle Entrate strizza l’occhio alle iniziative che si propongono di trasformare il tragitto casa-lavoro in un’esperienza più verde, efficiente e socialmente responsabile, delineando un futuro in cui la sostenibilità e il benessere dei dipendenti procedono di pari passo. È notizia di questa settimana, in tal senso, il parere favorevole che l’ente governativo preposto al controllo fiscale ha espresso nei confronti dell’interrogazione effettuata da una grande società, leader nel neonato mercato dell’universo MaaS.
 
La società in questione ha richiesto un parere all’Agenzia delle Entrate, presentando l’intenzione di sviluppare un’applicazione per la fruizione di servizi di mobilità sostenibile con un focus rivolto ai dipendenti delle aziende nel tragitto casa-lavoro. Questi includono car-sharing, bike-sharing, scooter-sharing, monopattini elettrici e l’utilizzo di mezzi di trasporto pubblico, tutti destinati a ottimizzare e ridurre i costi sociali e di trasporto, promuovendo nel contempo comportamenti eco-compatibili.
 
Tra i requisiti per la fruizione dei servizi, si sottolinea la necessità che i dipendenti non abbiano già a disposizione un’autovettura ad uso promiscuo e che i mezzi a noleggio vengano utilizzati in aree urbane o metropolitane, per garantire l’effettiva condivisione e la riduzione dei costi sociali di trasporto.
 
Nella varietà di servizi proposti dall’applicazione oggetto di analisi da parte dell’Agenzia delle Entrate, vi saranno anche veicoli elettrici accessibili tramite prenotazione e con addebito del pagamento diretto all’azienda, garantendo un plafond di “kWh” per le ricariche elettriche in base al consumo stimato per il tragitto casa-lavoro. Inoltre, la società prevede di rendere disponibili biglietti singoli per il trasporto pubblico, adattandosi alle esigenze dei dipendenti che operano in smart working o che necessitano di mezzi di trasporto alternativi.
 
In risposta alla richiesta, l’Agenzia delle Entrate ha espresso un parere favorevole, riconoscendo che i servizi di mobilità sostenibile proposti, inclusa l’utilizzazione dell’applicazione, rientrano nelle iniziative di welfare esenti da imposizione fiscale. Questo riconoscimento è in linea con l’articolo 51 del Testo unico delle imposte sui redditi, che esclude dall’imposizione fiscale l’utilizzo di servizi volti all’educazione, istruzione, ricreazione, assistenza sociale e sanitaria, purché erogati alla generalità dei dipendenti o a categorie di essi.
 
Questa iniziativa si colloca all’avanguardia nella promozione di un approccio al welfare aziendale che non solo mira al benessere dei dipendenti ma anche al rispetto dell’ambiente. Segnala un passo significativo verso un modello di business sostenibile, in cui le aziende assumono un ruolo attivo nel promuovere comportamenti eco-compatibili e nel contribuire alla riduzione delle emissioni inquinanti generati nel contesto degli spostamenti casa-lavoro.
 
In conclusione, la combinazione di welfare aziendale e mobilità sostenibile si dimostra non solo possibile ma anche vantaggiosa, delineando un percorso futuro in cui le aziende possono svolgere un ruolo cruciale nel promuovere uno stile di vita sostenibile tra i loro dipendenti, contribuendo al contempo agli obiettivi più ampi di sostenibilità globale.